Milano, 6 nov. (askanews) - Una "scelta isolata" non può cambiare il corso degli eventi. Così senza nominare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il capo dell'Eliseo Emmanuel Macron "ha deplorato " la scelta fatta da " alcuni altri " paesi di recedere dall'accordo" di Parigi sul clima.
In quello che passerà alla storia come "appello di Pechino", Macron accanto al collega cinese Xi Jinping ha dichiarato di voler vedere la soluzione statunitense come "scelte marginali". "Perché - ha detto - quando Cina, Unione Europea, Russia - che ha ratificato l'Accordo di Parigi poche settimane fa - sono fermamente impegnati, la scelta isolata dell'uno o dell'altro non è sufficiente per cambiare rotta al mondo. Porta solo a emarginazione".
L'accordo di Parigi del dicembre 2015, che ha impegnato Washington a ridurre le emissioni di gas a effetto serra degli Stati Uniti dal 26% al 28% entro il 2030 dai livelli del 2005, è stato firmato dagli Stati Uniti, ai tempi dell'amministrazione di Barack Obama. La Cina e la Francia hanno espresso la loro costernazione dopo l'annuncio, lunedì, dell'intenzione degli Usa di ritirarsi dall'accordo di Parigi. Tuttavia la decisione definitiva sarà presa il 4 novembre 2020, ossia all'indomani delle presidenziali Usa, che decreteranno se Trump resterà o meno alla Casa Bianca.
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