L'accusa è pesante: avrebbero smaltito rifiuti pericolosi, nella gran parte amianto, in una discarica abusiva. Non solo: avrebbero ottenuto un importante vantaggio economico, pari a circa 4.500.000 euro, derivante dall’ingente risparmio sui costi di corretto smaltimento dei rifiuti. Nelle prime ore della mattinata odierna in Bari, Modugno e Andria, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari, al termine di complesse indagini, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare personale e reale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica dello stesso capoluogo, a carico di 2 imprenditori del settore edilizio per i reati di inquinamento ambientale (art. 452 bis c.p.), frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.) e discarica abusiva (art.256 commi 1 e 3).
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