Ucraina, Conte: "Non siamo favorevoli a un ulteriore invio di armi a Kiev"
Il leader del M5s spinge perché l'Italia dia un contributo per la via diplomatica
POLITICA (Roma). "Noi riteniamo che questa prospettiva dell'escalation ci porti a nessuna via d'uscita. Vediamo soltanto una contrapposizione, una prospettiva di continuo invio di armi, ma nessuna prospettiva a un negoziato di pace. La nostra posizione è nota, riteniamo da tempo che l'Ucraina debba essere sostenuta e la sosteniamo, però è chiaro che dopo i primi invii l'Italia ha dato il suo e adesso, com'è nella sua tradizione, deve essere in prima fila per dare un contributo per la via diplomatica. Non siamo favorevoli a un ulteriore invio" di armi a Kiev. Lo ha detto ai cronisti il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, parlando del sesto invio di armi all'Ucraina annunciato dal ministro della Difesa Guido Crosetto. Il leader del M5s è stato intervistato mentre si trovava al mercato di San Giovanni di Dio a Roma. (Luca Piludu/alanews)
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ravvedimento invio armi annunciato dal progetto Qual è la vostra posizione lui lo dicono che te l'ha condiviso da tutto il Parlamento noi riteniamo che questa prospettiva delle scale che non ci porti a nessuna via d'uscita quindi vediamo soltanto una contrapposizione vediamo soltanto un conto Una prospettiva di conti invio ma nessuna prospettiva negoziato di pace a Ramstein si è parlato di tutto ma non si è parlato di negoziati e di pace la nostra posizione a conoscete riteniamo da te abbiamo e sosteniamo l'Ucraina però è chiaro che dopo gli invii L'Italia ha dato ha dato il suo adesso di te nella sua tradizione deve essere in prima fila per dare un contributo per la via diplomatica quindi non siamo favorevoli è un ulteriore invio
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