La lettura e il commento dei quotidiani di oggi, assieme al network Azzurra. Ospiti:
- Endri Bullo, presidente del consiglio comunale di Chioggia
- Andrea Granzo, consigliere di municipalità a Favaro Veneto
- Achille Cester, ingegnere e imprenditore nelle verifiche portuali
Inizia oggi la rassegna stampa di Chioggia Azzurra, che diventerà un appuntamento fisso ogni giorno con la lettura e il commento delle principali notizie quotidiane.
Ospiti della prima edizione Endri Bullo, presidente del consiglio comunale di Chioggia, Andrea Granzo, consigliere della Municipalità di Favaro Veneto, e Achille Cester, ingegnere esperto nel settore della sicurezza industriale.
La notizia in evidenza appare nel Gazzettino di oggi, martedì 18 agosto, e l’argomento verte attorno al Covid, spaziando dai tamponi all’apertura delle scuole, arrivando al discusso intervento via facebook del vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo.
La necessità di mantenere i controlli, di tenere alto il livello di attenzione e usare tutte le precauzioni a disposizione è il pensiero che accomuna gli ospiti di oggi. I sacrifici compiuti nei precedenti mesi non possono essere resi vani dal rilassamento che l’estate porta a vivere con leggerezza sulle spiagge.
Tante attenzioni, che oggi sembrano superflue, non vanno dimenticate. Il periodo di pandemia non è ancora dietro le spalle, tutt’altro.
Come dice Endri Bullo, bisogna pensare alla stagione che verrà, quando le scuole non solo dovranno aprire, ma dovranno anche essere mantenute aperte. Le precauzioni già seguite non vanno gettate nel dimenticatoio, bensì ripristinate.
Sostegno ai provvedimenti assunti dal presidente della giunta regionale Luca Zaia viene anche da Andrea Granzo, il quale sostiene l’importanza in primis della salute pubblica, senza dimenticare quanto hanno sofferto economicamente molte aziende e lavoratori.
I tre ospiti concordano anche nell’opinione relativa all’intervento del vescovo Tessarollo, che in un post pubblicato nel proprio profilo facebook si chiedeva dove fosse il problema se le discoteche dovessero chiudere.
Il vescovo, noto per la sua schiettezza, era stato attaccato per questa sua uscita da molti commentatori, tanto da indurlo a rimuovere il post, anche a causa del turpiloquio di alcuni.
L’ingegner Cester, che ebbe in gestione nel passato due discoteche, una delle quali a Forte dei Marmi, vede problemi maggiori nella chiusura delle scuole che in quella delle discoteche.
I bambini, afferma, con le scuole chiuse avrebbero molte difficoltà, soprattutto i più piccoli.
Non solo per la socializzazione, ma verrebbe anche acuito il divario sociale tra le famiglie che riescono a dare un sostegno didattico ai figli e quelle che, per vari motivi, non possono farlo limitandosi a piazzare il bambino davanti al dispositivo.
Forte della sua esperienza nel settore, Cester afferma che «le discoteche sono un luogo dove i giovani clienti cercano lo sballo, non trovandolo rivolgono altrove la loro attenzione». Concetto sostenuto anche da Endri Bullo, che vede l’impossibilità di mantenere le misure di sicurezza (come la distanza tra le persone e le mascherine) in strutture nate appositamente per socializzare: il presidente del consiglio comunale auspica che il governo possa sostenere la categoria, una di quelle che saranno maggiormente danneggiate nell’era Covid.
A fianco di Andrea Comparato, Endri Bullo termina il proprio intervento promuovendo l’utilizzo dell’applicazione Immuni, che al contrario di altre abitualmente usate non localizza né identifica l’utente.
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