Napoli (askanews) - Agroalimentare, non è un settore di vecchi. Sono sempre più numerosi i giovani in Italia che scelgono l'agricoltura come area di impiego imprenditoriale, magari provenendo da esperienza lavorative in altri campi. Una scelta spesso dettata anche dalla volontà di restare nel proprio paese e di rinnovare l'anima produttiva del proprio territorio. Ecco come Maria Letizia Cardoni, presidente nazionale Giovani di Coldiretti, descrive quanto sta accadendo. "In Italia sono più di 60 mila i giovani nel settore agroalimentare e più del 7 per cento sono giovani sotto i 35 anni. Spesso sono giovani che si avvicinano al settore provenendo da studi professionali diversi e lontani dall'agroalimentare. Questo sta accadendo perché i giovani hanno capito che puntare sull'agroalimentare vuol dire poter avere la possibilità di costruire un futuro nel proprio paese di origine".
Il Parlamento italiano sta lavorando ad una legge sulle imprese agricole "familiari" uno strumento molto atteso che può giocare un ruolo sia a favore della piccola imprenditorialità sia a favore della qualità del prodotto, agevolando le diversità di ciascun territorio. Uno strumento che la Coldiretti valuta come strategico.
"L'Italia fonda le sue grandi potenzialità nella distinzione attrattiva del suo territorio. L'agroalimentare italiano non può essere omologato né sul territorio, né ad altre produzioni mondiali. In questo senso la agricoltura familiare rappresenta un baluardo da dover valorizzare e proteggere. Con l'agricoltura familiare riusciamo a rendere protagonisti tutti i soggetti della filiera a partire da produttore primario".
Maria Letizia Cardoni è intervenuta al XI Forum internazionale sull'informazione per la salvaguardia della Natura organizzato a Napoli da Greeaccord. Al centro dei confronti - a cui hanno partecipato oltre cento giornalisti da tutti i Paesi del mondo - anche il ruolo controverso degli Ogm. Un tema sul quale l'Italia e la Coldiretti hanno preso una posizione netta. "L'Italia deve assolutamente opporsi all'introduzione degli Ogm in Italia - afferma Cardoni - In Italia otto persone su dieci sono contrarie all'introduzione degli ogm. E credo che dobbiamo rispettare il volere dei cittadini, e in questo senso cercare di portare la politica vicino al volere della popolazione".
"L'Italia deve assolutamente opporsi all'introduzione degli Ogm in Italia - afferma Cardoni - In Italia otto persone su dieci sono contrarie all'introduzione degli ogm. E credo che dobbiamo rispettare il volere dei cittadini, e in questo senso cercare di portare la politica vicino al volere della popolazione".
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