In relazione al relitto di un bombardiere trovato mercoledì scorso nelle acque del lago di Bolsena, un'altra scoperta di notevole importanza storica è avvenuta recentemente a Montalto. Un caccia bombardiere americano è stato rinvenuto nei fondali della costa viterbese dall'associazione subacquea Assopaguro. I sub hanno trovato a 25 metri di profondità il relitto intatto del velivolo abbattuto il 14 aprile 1944, in un combattimento avvenuto proprio sopra il lago di Bolsena con i caccia tedeschi. i subacquei montaltesi hanno ricostruito la storia di questo aereo e sono riusciti a risalire al pilota grazie al rapporto di abbattimento ritrovato negli archivi storici americani.
LA STORIA
Era il 14 aprile del 1944, la squadriglia del 64° Fighter Squadron "Black Scorpions" partì dalla base di Alto, in Corsica, per raggiungere l'Italia centrale in una missione di bombardamento. Al ritorno, l'aereo P47 Thunderbolt pilotato dal tenente Neal Hiram Gundersen fu ingaggiato in un conflitto a fuoco con i caccia tedeschi. Il pilota riuscì a salvarsi paracadutandosi dal velivolo ormai in fiamme e fu catturato dalle truppe naziste. Terminò poi la sua guerra nel campo di prigionia di Barth-Vogelsang, in Prussia, dove erano detenuti piloti inglesi e americani.
LA SCOPERTA
"Abbiamo trovato l'aereo - ha spiegato il presidente dell'Assopaguro Vittorio Gradoli - seguendo una flebile indicazione riportata su una vecchia mappa da pesca del dopoguerra. Da qui le ricerche scandagliando per mesi la costa di Montalto, tra le Murelle e la foce del fiume Fiora". Il relitto, in buone condizioni di conservazione e in assetto di volo, mostra ancora il potente armamento di cui erano dotati questi tipi di aerei. Sono ancora ben visibili le otto mitragliatrici alari di cui il velivolo è dotato. "L'importante scoperta - continua Gradoli - è stata possibile grazie al ritrovamento della targhetta che riporta il numero seriale dell'aereo. Le ricerche subacquee sono state complesse a causa della perenne torbidità presente in quello specchio di mare, e anche dal fatto che la targhetta stessa era parzialmente coperta dai sedimenti marini".
LE INDAGINI
Sono stati gli archivi storici americani che hanno permesso l'identificazione del pilota Gundersen del caccia bombardiere. Il rapporto di abbattimento stilato dal comandante della squadriglia Paul Carll, descrive quei tragici momenti in seguito ai quali l'aereo di Gundersen fu abbattuto. «Le indagini - conclude il presidente Gradoli - sono state difficoltose ma hanno avuto esito positivo anche grazie alla collaborazione di personale specializzato della Guardia di finanza, che ha permesso l'esatta localizzazione nel relitto della targhetta di identificazione dell'aereo. Alle indagini si è interessato anche il sindaco di Montalto Sergio Caci che ha contattato il primo cittadino di Cranford nel New Jersey per dare la notizia del ritrovamento ai parenti del pilota. "Stiamo cercando di contattare i familiari di Gundersen - ha detto Caci - che sembrerebbe deceduto nel 1973 nel New Jersey. Tutto questo è importante per ricostruire un pezzo di storia che riguarda la nostra città".
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