Il centenario della Grande guerra può essere interpretato in vari modi, ma è certo che la chiave escursionistica consente un “approccio dal basso” ricco di significati e di esperienze che sarebbe difficile cogliere in altri modi.
Anche per questo l’accompagnatore dell’escursione di questa settimana è effettivamente singolare. Mario Peghini è per noi di Girovagando, ma non solo, il “bibliotecario con lo zaino”. Con all’attivo alcune fortunate pubblicazioni sulla prima guerra mondiale, Peghini si è recentemente cimentato anche con una guida storico-escursionistica che unisce la passione per la documentazione e la ricerca archivistica alle tante possibilità di conoscenza sul campo dei sentieri della Grande guerra.
L’escursione in oggetto inizia nei pressi di Avio, paese della bassa Vallagarina dove da anni Mario Peghini cura la biblioteca comunale, per innalzarsi verso il monte Vignola, dove si arriva superando un dislivello di oltre 1400 metri.
La meta può essere raggiunta più comodamente, e magari in mountain bike, passando da passo San Valentino, sul monte Baldo, e quindi dal Corno della paura.
L’itinerario è un piccolo, ma significativo viaggio nella storia per comprendere, non solo la logistica militare che animava questo settore del conflitto, ma anche la vita quotidiana al fronte, le fatiche e le tecniche costruttive messe in atto dalle migliaia di soldati giunti su queste montagne da ogni parte d’Italia.
Dal turismo escursionistico e storico al turismo del vino il passo è breve ed eccoci alla Cantina di Mori Colli Zugna per parlarvi della 23ma edizione di Cantine aperte.
La manifestazione che ha lanciato il turismo del vino in Italia e nel mondo raddoppia. Cantine aperte si svolgerà infatti in due giorni, il 30 e il 31 maggio, coinvolgendo le migliori cantine italiane dall’Alto Adige alla Sicilia.
Carlo Filiberto Bleggi, presidente del Movimento del turismo del vino del Trentino Alto Adige e vicepresidente nazionale del sodalizio, ci informa sugli ottimi risultati che questo settore ha registrato negli ultimi anni. Risultati che premiano l’impegno dei viticoltori e dei vignaioli per la qualità del prodotto, ma anche per la capacità innovativa di fare accoglienza in cantina.
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