Lo sanno bene le future mamme, alle quali viene consigliata l'assunzione di acido folico fin dalle prime settimane di gestazione per evitare gravi malformazioni al feto, ma la vitamina B9 è necessaria per il nostro organismo anche da adulti, perché interviene nella sintesi cellulare delle proteine, del DNA e dell’emoglobina. L’acido folico, inoltre, è essenziale per il corretto funzionamento del cervello e aiuta a ridurre i livelli dell’aminoacido omocisteina nel sangue, che porta all’aumento dello stress ossidativo dei tessuti e, di conseguenza, aumenta il rischio di malattie cardio-vascolari, ictus e infarto e tumori. La donna in gravidanza dovrebbe assumere fino al doppio della razione giornaliera consigliata (0,2mg nell’adulto, 0,4mg per la donna in attesa), per assicurare un corretto apporto di questa importante vitamina al feto e prevenire gravi patologie neurologiche e muscolo-scheletriche come la spina bifida o anencefalia.
Le carenze di acido folico negli adulti si manifestano soprattutto con l'anemia, ma anche stati di irritabilità, problemi al cavo orale quali gengiviti e infezioni, insonnia e depressione, colon irritabile. Essendo una vitamina idrosolubile sintetizzata dall'organismo solo attraverso l'alimentazione, non dobbiamo far mancare nella nostra dieta cibi che ne sono ricchi, come in particolare la carne rossa, le frattaglie, l’uovo e il salmone, ma si trova anche nei vegetali a foglia scura, nei pomodori, nelle arance e nei kiwi, nel lievito di birra e nelle germe di grano.
In questa intervista con la Dott.ssa Elena Turla, biologa nutrizionista, analizziamo l’importanza della Vitamina B9 per l’organismo, come assicurarsene l’assunzione attraverso l’alimentazione e quali possono essere le controindicazioni, gli effetti da carenza o al contrario da sovradosaggio, le interazioni con i farmaci.
Intervista, riprese e montaggio di Silvia Valenti
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