In Toscana solo il 19% dei giovani considerano l’impegno sociale come un valore “di nicchia” davvero importante: a dirlo sono i dati del Rapporto dell’Istituto IARD sulla condizione giovanile in regione. Un dato che la dice lunga su come i giovani vivono la propria vita all’interno della comunità di appartenenza, sempre più incentrati su loro stessi e sempre meno sui bisogni di coloro che li circondano.
Con il progetto “La banalità del bene”, che ribalta il titolo della celebra opera di Hanna Arendt, l’Avad (Associazione Volontari Assistenza Domiciliare) ha vinto il bando “Percorsi di innovazione 2013” del Cesvot, il Centro Servizi Volontariato Toscana. Alla base del progetto di Avad e dei suoi partner il desiderio di avvicinare i giovani alle tematiche del volontariato attraverso la testimonianza di altri giovani e l’utilizzo di un linguaggio moderno ed efficace come quello cinematografico
Il progetto partirà a settembre e durerà fino a giugno 2015. Il laboratorio cinematografico si svolgerà negli spazi di Villa Severi, ma sfrutterà anche le location offerte dai partner del progetto, come la Asl8 di Arezzo e la misericordia di Subbiano.
L'intervista a Bruna Cantaluppi, volontaria dell'Avad.
Servizio di Beatrice Bertozzi.
TSD Notizie del 16 settembre 2014.
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