Traffico d'armi da guerra, coltivazione e spaccio di hashish e marijuana: erano questi i due 'business' gestiti da una cosca della Locride e oggetto dell'indagine di polizia e Dia di Reggio Calabria. L'operazione "arma cunctis" ha portato all'arresto di 28 persone, mentre per altre otto è scattato l'obbligo di presentarsi quotidianamente all'autorità giudiziaria. . .Dalle intercettazioni sono emersi dialoghi nel corso dei quali gli indagati parlavano delle armi indicandone chiaramente la tipologia: fucili mitragliatori AK 47 Kalashnikov, pistole calibro 9 luger, Walter PPK, cal. 44 magnum. Mentre in altre intercettazioni, gli indagati facevano riferimenti espliciti alla droga parlando di "piantagioni" in siti impervi, di ricavi mensili "otto diecimila ogni due mesi", di difficoltà del "taglio" e dei "pozzi" realizzati per l'irrigazione.
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