Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sempre affermato di essere contraria ad un modello federale dell'UE e di preferire il modello confederale, una Europa delle nazioni cui spesso ha fatto riferimento, salvo poi scagliarsi contro l'UE per l'incapacità di agire con prontezza, efficacia e coesione. Un atteggiamento tipico dei sovranisti che però nasconde una contraddizione di fondo poiché, affinché l'Unione possa agire in modo pronto, efficace e coeso, è necessario vedere oltre i particolarismi nazionali e superare il potere di veto degli Stati. Inoltre l'Unione Europea già oggi è qualcosa di più profondo di una confederazione, in alcuni aspetti (diritto comunitario, banca centrale, moneta unica, cittadinanza europea, ad esempio) si prefigura già come una unione federale sebbene ancora incompiuta o meglio ancora in costruzione. La sfida da vincere ora non è tornare indietro ad una visione ottocentesca dello stato nazionale ma completare, in senso federale e democratico, questo processo di unificazione.
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