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Il diabete di Tipo 1 e di Tipo 2 sono due patologie molto diverse fra loro di cui oggi si conoscono la patogenesi, i fattori di rischio, le terapie d'elezione. E' importante che ogni paziente possa avere accesso a percorsi personalizzati di cura, che nel caso del diabete di tipo 1 - patologia autoimmune caratterizzata dalla distruzione delle cellule Beta del pancreas deputate alla produzione dell'insulina e che prevede come terapia la somministrazione quotidiana di insulina - si basano oggi su tecnologia all'avanguardia con microinfusori di ultima generazione in grado di somministrare insulina solo al bisogno - e quindi in caso di livelli di glicemia troppo alti, impedendo di fatto le crisi ipoglicemiche che sono alla base della scarsa aderenza terapeutica da parte della maggior parte dei pazienti - e che permettono n controllo holter dei livelli di glicemia con sistemi wireless che non prevedono più il ricorso agli aghi, migliorando quindi la qualità di vita di tutti i pazienti, soprattutto dei più giovani che possono praticare sport e vivere serenamente la loro socialità. Per i pazienti affetti da diabete di Tipo 2 - la cui insorgenza è legata ad una predisposizione familiare su base genetica e a stili di vita scorretti - sono invece a disposizione molecole innovative con un meccanismo d'azione rivoluzionario, farmaci sofisticati che hanno una modalità di somministrazione in alcuni casi settimanale, gli analoghi del GLP1 - riuscendo a migliorare la compliance dei pazienti - e altri farmaci di ultima generazione, i glicosurici, in grado di indurre precocemente la glicosuria (la presenza di glucosio nelle urine) evitando di far innalzare il valore della glicemia, riuscendo contemporaneamente ad abbassare i livelli pressori e ad indurre una perdita di peso. Molte opportunità per i pazienti quindi, ma resta fondamentale la prevenzione del diabete di tipo 2, una vera e propria pandemia a livello mondiale che deve essere combattuto fin da bambini per contrastare la tendenza che vede l'italia ai primi posti per numero di bambini in sovrappeso od obesi. Ma vivere con il diabete significa anche andare incontro ai bisogni fisici e psicologici dei pazienti e delle loro famiglie, per vincere lo stigma che ancora grava su una patologia che tutti i bambini devono poter vivere serenamente sia in ambito scolastico che sociale.
E per ricordare l'importanza di una informazione rigorosa e costante sul diabete e su come possa essere gestito correttamente si è tenuto un Forum dal titolo" I due volti del diabete: raccontare la patologia oggi, fra innovazione, sostenibilità e bisogni dei pazienti" nel corso del quale abbiamo intervistato:
Prof. Francesco Dotta, Direttore U.O. di Diabetologia, Dipartimento di Medicina Interna, Endocrinologia e Metabolismo del Policlinico “Le Scotte”, Università di Siena
Prof. Paolo Pozzilli, Professore Ordinario di Endocrinologia, Direttore U.O.C. di Endocrinologia e Diabetologia, Università Campus Biomedico di Roma
Prof. Dario Sacchini dell’Istituto di Bioetica e Medical Humanities, Facoltà di Medicina e Chirurgia”, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma
Gianni Lamenza, Presidente dell’Associazione Diabete Italia
Rita Lidia Stara, Presidente Diabete Forum
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