Accerchiavano le vittime sedute in carrozza, le minacciavano con tubi di metallo, bastoni e coltelli e li costringevano a farsi consegnare soldi, gioielli ma anche spese appena fatte. Poi pubblicavano tutto sui social network. È stata identificata la banda di 10 ragazzi che era diventata il terrore del treno Torino-Savona. Gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della Polfer sono risaliti a tutti i giovani, tra cui tre minori, considerati autori di diverse rapine. Dal racconto delle vittime è emerso che il copione era sempre lo stesso. Puntavano ragazzi seduti e li circondavano per spaventarli. Li minacciavano con oggetti usati come armi. Se le vittime non avevano con loro soldi o gioielli, allora prendevano quello che eventualmente avevano appena acquistato in città. E in alcuni casi non si fermavano alle minacce: spintonavano le vittime impedendo loro di alzarsi per chiedere aiuto. I rapinatori sono stati tutti identificati grazie ai social network e al confronto con le immagini delle telecamere di treni e stazioni: sono 8 giovani di origini magrebine e due italiani. Tra di loro ci sono tre minorenni. Ora si indaga per risalire a rapine anche di quest'estate .di CRISTINA PALAZZO
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