REGGIO EMILIA «Vengono da noi e chiedono i tortellini. Ma noi siamo reggiano e facciamo i cappelletti». Per cercare di evitare nel tempo di dover ripetere un'ovvietà su cui si fonda la cucina reggiana, Fulvia Salvarani è partita dalla cucina del suo ristorante (è contitolare con il marito Gianni D'Amato del Caffè Arti e Mestieri) per lanciare l'associazione del Cappelletto Reggiano, presentata ufficialmente due sera fa in Sala del Tricolore. Davanti alle autorità cittadine e regionali, è stato depositato infatti il primo e unico Disciplinare del Cappelletto Reggiano, pensato, voluto e redatto dall'associazione
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