TG VICENZA (martedì 9 luglio 2019) - Nel segno dell'Autonomia: non tutto, non subito, ma il Veneto non può, non vuole più aspettare oltre ogni ragionevole limite. I summit romani presieduti dal Premier Conte sembrano momenti di trascurabile utilità, ma in realtà stanno segnando dei piccoli ma importanti passi avanti. Certo, di strada ce n'è ancora. Nell'ultimo vertice a Palazzo Chigi il Movimento Cinque Stelle avrebbe alzato le barricate sulla Scuola e si sarebbe dichiarato in disaccordo sul passaggio di competenze dallo Stato alla Regione per quanto riguarda la Valutazione di Impatto Ambientale; gli altri temi scottanti sarebbero la regionalizzazione delle Sovrintendenze ed il pacchetto trasporti: dalle autostrade alle ferrovie, fino ai porti e agli aeroporti. I muri abbattuti, invece, riguarderebbero l'autonomia sulle bonifiche e sul danno ambientale; anche la gestione dei rifiuti, sarebbe attribuita totalmente alla Regione. Sul fronte della Salute sarebbe vicino il traguardo delle specializzazione negli ospedali mentre per quanto riguarda la Cultura la Regione dovrebbe avere una gestione autonoma di alcuni siti Unesco. Allo Stato, invece, resterebbero i monumenti e i musei di interesse nazionale.
Insomma, molti i nodi sciolti: si punta a portare l'intesa in Consiglio dei Ministri prima della metà di luglio, ma bisogna accelerare. Ulteriori passi avanti si attendono il prossimo vertice, convocato giovedì alle 8:30 dal Ministro Giovanni Tria, che dovrà provare a chiudere anche il quadro finanziario. Ovviamente sotto il segno dell'Autonomia. ([ Ссылка ])
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