La dott.ssa Nadia Galliano, medico psichiatra e psicoterapeuta del Centro Medico Santagostino ci spiega quali sono e come si trattano i disturbi del comportamento alimentare più frequenti: l'anoressia, la bulimia e binge eating.
COSA SONO I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione sono caratterizzati da una persistente alterazione nella modalità di alimentarsi e nei comportamenti legati all’assunzione e all’assorbimento del cibo.
Queste alterazioni danneggiano la salute fisica dell’individuo e possono rappresentare il sintomo di un complesso disagio globale che coinvolge anche la famiglia e la rete sociale della persona che ne è affetta.
Colpiscono prevalentemente il genere femminile, ma non solo, ed esordiscono prevalentemente nell’adolescenza e nella prima età adulta, indicativamente dai 15 ai 25 anni, ma possono comparire anche in una fase più precoce.
TIPOLOGIE E FORME DI DISTURBI
Esistono diverse forme di disturbo alimentare, le più diffuse sono: l’ANORESSIA, la BULIMIA e il BINGE EATING.
ANORESSIA
Con il termine anoressia si intende un’intensa paura di ingrassare che porta la persona stessa a ridurre in modo molto drastico il numero di calorie assunte quotidianamente, nonostante il sottopeso.
BULIMIA
Con il termine bulimia, invece, indichiamo un disturbo caratterizzato da ricorrenti abbuffate, a cui seguono condotte di eliminazione o di compensazione come il vomito, l’uso di lassativi o lo sport praticato in modo ossessivo ed eccessivo.
BINGE EATING
Il binge eating, detto anche "disturbo da alimentazione incontrollata", è caratterizzato anch'esso da episodi di abbuffata ricorrente ma a differenza della bulimia a questi eventi non seguono condotte di eliminazione o compensatorie.
COME SI TRATTANO I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE?
Per trattare efficacemente il disturbo alimentare è importante coinvolgere un’equipe multidisciplinare, con la presenza di un medico psichiatra, uno psicoterapeuta, un medico internista e un dietista. Non vanno sottovalutati interventi mirati anche sulla famiglia, coinvolgendo quindi anche i familiari se necessario.
Il disturbo alimentare può essere difficile da trattare come patologia e può richiedere tempo.
È importante non sottovalutare i segnali di un esordio di un disturbo alimentare.
Non vanno scambiati per capricci adolescenziali, né per tendenza a voler seguire una moda. Bisogna saper chiedere aiuto, in modo tempestivo e quindi il prima possibile, a un professionista della salute mentale che saprà consigliare al meglio il percorso da intraprendere.
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