“Il senso delle parole – Un’altra comunicazione è possibile” è da tre anni la più incisiva e intelligente campagna che invita a riflettere sugli strumenti di comunicazione tra medico e paziente in oncologia, per migliorare la relazione di cura partendo dalle parole che usa lo specialista.
La Campagna, promossa da Takeda Italia, con la collaborazione delle maggiori Associazioni dei pazienti,insieme alla Fondazione AIOM, ha prodotto il Vocabolario emozionale, a cura del linguista Giuseppe Antonelli, con le parole chiave in Oncologia, come diagnosi, recidiva, chemio.
Quest’anno la Campagna ha coinvolto scrittori famosi per decodificare e indagare i complessi processi linguistici che ostacolano la comprensione e la condivisione del linguaggio in oncologia.
Protagonista della tappa di Bari è stato Nicola Lagioia.
Il medico le usa professionalmente, a volte senza calcolare le loro ripercussioni emotive. La persona che riceve una diagnosi di tumore e sente parlare di prognosi e di cronicizzazione, si spaventa e ha una reazione negativa, che non aiuta il percorso di cura.
Una parola può evocare gli scenari più cupi. Quando il mistero si risolve è una liberazione.
La relazione medico paziente non riesce a liberarsi della paura più profonda, che rimuoviamo costantemente.
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