Maxi emendamenti alla manovra in arrivo, la discussione è accesissima. C’è bisogno di racimolare fondi e gli imputati sono i percettori del reddito di cittadinanza ed i pensionati.
Facciamo le dovute premesse per capire meglio di cosa stiamo parlando e dove vogliamo andare a parare:
In queste ore al ministro Giorgetti non è andata giù la decurtazione dei 10€ sulle pensioni minime da 600€ a 590€, e dunque si sta cercando in tutti i modi di ottenere questi soldi per i pensionati over 75.
Ed ecco allora spiegate tutte le importanti proposte di togliere denaro dal reddito di cittadinanza per ridistribuirlo e spalmarlo su altro. Una specie di Robin Hood all’incontrario.
Si parte allora con la proposta di Azione di togliere tutto dal reddito per spostare i soldi sulle pensioni.
Altre iniziative più moderate mirano invece a ridurre ancora di più le ricariche RdC del 2023, abbassando da 8 a 7 le mensilità garantite.
Ancora in questi maxi emendamenti spunta la proposta di toglierlo del tutto agli under 40 occupabili anziché agli under 60 come si era detto sino ad ora. Un accorciamento di 20 anni della soglia prospettata dalla Premier.
Ancora, clamoroso ma poco credibile! Altro che corsi di formazione, si insiste proprio sull’ipotetico ritorno fra i banchi di scuola per i percettori senza disabilità. Io direi “peccato che i corsi di formazione non si mangiano”.
Attenzione ricordiamo che tutte queste proposte devono essere scremate e che al momento si sta ancora discutendo.
In particolare, poi, fra le più accreditate e credibili, ci sarebbe l’iniziativa del ministro del lavoro, Calderone, che starebbe già lavorando ad un nuovo reddito di inclusione, il quale pare essere proprio il nuovo sostituto del Reddito di cittadinanza con un minimo di 450€.
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