La ricostruzione mammaria è un aspetto fondamentale del percorso di guarigione per molte donne che hanno subito un intervento chirurgico al seno, specialmente dopo una mastectomia. Negli ultimi anni, si è sviluppata una tecnica che si distingue per la sua naturalezza e durabilità. Si tratta della ricostruzione mammaria microchirurgica che utilizza tessuti autologhi, cioè tessuti prelevati dal corpo della paziente stessa. A spiegare i vantaggi di questa tecnica è il dottor Beniamino Brunetti, chirurgo plastico ricostruttivo ed estetico presso il Policlinico Universitario Campus Biomedico di Roma.
«La ricostruzione mammaria microchirurgica è un'alternativa alla ricostruzione più comune con le protesi. Si basa sull'utilizzo di tessuti autologhi, cioè propri della paziente, prelevati da siti donatori come il basso addome o l'interno coscia» spiega il dottor Brunetti. A differenza delle protesi, che possono richiedere sostituzioni e revisioni periodiche, i tessuti autologhi si integrano naturalmente nel corpo della paziente, invecchiando con lei e riducendo la necessità di ulteriori interventi nel tempo.
L'intervista completa su revee.news
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