Per lavorare meglio, c'è uno step preliminare su cui ognuno di noi dovrebbe riflettere: come trovare la motivazione sul posto di lavoro. Spesso, infatti, ciò che non consente alle persone di lavorare meglio è che non si sentono sufficientemente motivate. Questo può accadere perché non hanno chiaro:
1) Quali sono le attività - e priorità - da svolgere, per cui vengono pagate;
2) Quali sono i punti di fragilità su cui occorre lavorare per riuscire a migliorare.
Ecco allora 5 indicazioni utili per ritrovare la motivazione e lavorare meglio:
0:53 1) Chiediti: perché mi pagano? Scrivi un elenco di attività per le quali percepisci un compenso economico dalla tua azienda.
1:41 2) Assicurati che ogni attività che hai elencato sia chiara, specifica e misurabile: senza questi 3 elementi è difficile ottenere e verificare miglioramenti nel lungo periodo.
2:37 3) Prendi spunto dalle "aree critiche di risultato" di un commerciale.
3:41 4) Stabilisci delle priorità per capire dove concentrare tempo ed energie: la soddisfazione aumenta nella misura in cui percepisci che i tuoi sforzi fanno la differenza.
4:40 5) Individua le aree in cui sei più carente: dai un voto da 1 a 10 alle attività elencate al primo punto e adoperati per rinforzare quelle con voto inferiore.
La forza di una catena è pari alla forza del suo anello più debole. Qual è allora l’area critica di risultato sulla quale vuoi concentrare i tuoi sforzi e migliorare? Condividila nei commenti, sono curioso di leggerti ;-)
LINK UTILI:
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"Ognuno di noi ha 5/6 aree di risultato: ciò che devi assolutamente fare per adempiere le tue responsabilità lavorative e raggiungere i tuoi obiettivi nel lavoro. Individuarle e rinforzarle ti consente di crescere più in fretta e di farti notare in chiave positiva dai tuoi responsabili.
1) Identifichiamo le aree ponendoci questa domanda: perché mi pagano? Scrivi le cose che dovresti assolutamente fare per adempiere alle responsabilità che ti sono state affidate. Invece, nel caso in cui fossi tu il responsabile: fai una lista dei tuoi diretti collaboratori e, per ognuno di questi, chiediti perché lo paghi e quali sono i risultati che ti aspetti da quella persona. Fatto ciò, comunicaglielo. Spesso le persone intorno a te si demotivano perché non hanno ben chiaro che cosa ti aspetti da loro.
2) Metti a fuoco le caratteristiche principali di queste aree di risultato. Un'area critica di risultato è chiara, specifica e misurabile. L’attività deve anche essere completamente al di sotto del controllo di quella persona. Cioè deve essere una cosa per la quale "se non te ne occuperai tu, non se ne occuperà nessun altro". Infine, l'area critica di risultato deve essere inerente a un'attività fondamentale per l'azienda.
3) Proviamo a vedere degli esempi di aree critiche di risultato di un commerciale. Una di queste sicuramente è portare nuovi clienti (se un venditore non vende è un problema); una seconda area critica di risultato potrebbe essere quella di mantenere dei buoni rapporti con i clienti già acquisiti. Grazie a questa seconda attività, infatti, tu puoi capire meglio quelle che sono le esigenze del cliente, perfezionare il tuo prodotto e vendergliene di ulteriori. Quindi, una terza area critica di risultato potrebbe essere l'empatia, per comprendere le vere esigenze del cliente.
4) Fissa delle priorità chiave. Secondo Bryan Tracy il primo problema che non permette alle persone di lavorare bene è che non hanno chiaro quelle che sono le loro attività critiche. Il secondo problema invece è che queste persone non hanno chiaro quello che è il livello di priorità tra queste aree critiche, quindi si lasciano consumare un sacco di tempo e di energie dalle attività meno importanti, tralasciando invece quelle chiave. Riprendi l'elenco delle tue attività, individua quel 10-20% di voci più incisive. Devi sapere dove fai veramente la differenza, anche se questo non vuol dire che puoi abbandonare le altre voci in elenco.
5) La più debole delle tue aree critiche di risultato influenza e determina l'andamento di tutte le altre. Prova a dare un voto da 1 a 10 a tutte le voci che hai segnato sul foglio, poi osserva i tuoi punti di fragilità. La forza di una catena è pari alla forza del suo anello più debole. Quindi devi adoperarti per cercare di rinforzarti laddove sei un po' più traballante.
Dopo che avrete il vostro elenco di aree critiche chiavi parlatene con i vostri collaboratori, con i vostri responsabili, con i nostri partner; siate aperti a ricevere anche delle critiche.”
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