Facciamo una premessa dicendo che, utilizzare il sangue di maiale per fare il sanguinaccio per la vendita nei locali pubblici (bar, ristoranti) è stato bandito da una legge già dal 1992.
Ricordo bene fino agli anni ottanta nei bar di Reggio Calabria vendevano quelle tartine meravigliose farcite con crema di sanguinaccio, uva sultanina, granella di mandorle, noci e via cosi.
Ciò non toglie che ogni famiglia calabrese che ha la possibilità di crescere dei maiali o procurarsi del sangue di suino sicuro (cresciuto in loco e non in allevamenti di massa), nei mesi che vanno da Dicembre a Febbraio, non lo faccia.
E poi, questa squisita prelibatezza si chiama sanguinaccio proprio perché il sangue di maiale è l'ingrediente principale della ricetta.
Io lo trovo meraviglioso, in quanto oltre al sapore quando si degusta si sente una sensazione di porosità che si sposa a meraviglia con le nostre papille gustative, per non parlare quando in tutte queste evoluzioni, ti imbatti in un chicco di uva passa o della granella di mandorle tostate o noci; è un'armonia di sapori che non ha eguali.
Conservato in frigo dura anche 15 giorni, io in tutto questo periodo ne mangio 2 bicchieri al giorno (pomeriggio e dopo cena).
ps.
ricordo un anno che ne ho fatto tanto e mi è durato più di 20 giorni, in qualche bicchiere si vedeva un principio di muffa, la levavo e lo mangiavo tranquillamente. Voi però non lo fate.
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