Un tuffo in una dimensione cupa e gitana, tra immagini contrastanti di personaggi condannati dalle loro esistenze assurde e grottesche. Ecco il circo macabro del Covo dei Dannati.
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Da | Maurizio Cardullo | [ Ссылка ]
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Un ringraziamento speciale va al nostro grande amico NICOLA GUALANDRIS | [ Ссылка ]
TESTO :
Oh, benvenuto al covo dei dannati
Oh sì, qui tutti pazzi innamorati
Di qualcosa o di qualcuno
Di niente o di nessuno
E in lutto per la loro sobrietà
Oh ,ma quante stringe e poche scarpe
Oh sì, ma quanta noia, quante carte
C'è la sposa di Nettuno
Perduta in un acquario
E un diario che la storia non ce l'ha
E tu prega perché
Senza coraggio e senza fuoco
Non ti fanno entrare
A meno che tu sia un gran cuoco
Che sappia cucinare
Per gente senza denti e senza il pan
Ehi, benvenuta all'alba della notte
Oh sì, qui si balla fino al calar di luna
Non importa le ossa rotte (no)
Non importa la sfortuna (mai)
Qui si balla un po' si piange ma si fa
Oh, se incrocia sguardi principessa
Oh sì, faccia attenzione nella ressa
C'è chi ha il cuore di un bambino (oh)
Chi ha il cuore dentro al vino (ahi)
Chi invece proprio il cuore non ce l'ha
E tu prega perché
Senza coraggio e senza fuoco
Non ti fanno entrare
A meno che tu sia un gran cuoco
Che sappia cucinare
Per gente senza denti e senza il pan
S'è perso tutto a digrignare
Eh, antico azzardo questo gioco
Di esistenze amare
Chi puntò tutto e vinse poco
Al covo dei dannati
C'è un posto per chi il posto non ce l'ha
Folte folle e folli da ogni fronte
Affollano la fonte del liquor
Con calici piangenti più di salici
Di sedicenti sadici d'amor
Al covo d'ogni stramberia
Restrogusto di poesia
Di dolore e d'acquavite
Di tutte queste vite
Che s'avvitano sul fondo
Gridando al mondo
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