[ Ссылка ] Riprende il vertice europeo, dopo una nuova serie di bilaterali e senza che si possa intravvedere uno sblocco: sul bilancio dell'Unione europea per il 2007-2014 le distanze restano siderali.
Da una parte c'è chi chiede il rigore, come il premier britannico David Cameron, che vuole un taglio di almeno 6 miliardi di spese della ciclopica amministrazione europea:
"Non mi pare chie siano stati fatti progressi sufficienti. C'è veramente un problema, non c'è alcun passo in avanti sui tagli alle spese addizionali, e non è davvero il momento per piccoli aggiustamenti, spostamenti di soldi da un capitolo all'altro. Dobbiamo tagliare le spese che non possiamo permetterci. Succede a livello nazionale, deve accadere anche qui".
Niente tagli alle spese di funzionamento, finora. Vengono invece meno, nella nuova proposta formulata in tarda serata dal Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, alcuni tagli alla Politica Agricola Comune e ai fondi di coesione, che rischiavano a portare al veto da Italia e Francia. Stamane Mario Monti ha di nuovo incontrato Van Rompuy in un bilaterale.
È il cancelliere austriaco, Werner Faymann, a esprimere timori per la tenuta di un accordo, qualora dovesse essere raggiunto:
"Non vedo per ora una possibilità di accordo a 27. E quindi una delle mie preoccupazioni principali è che non si riesca ad arrivare a qualcosa che possa durare sette anni"
È poi Angela Merkel a confermare che, con ogni probabilità, non vi sarà alcun accordo oggi. E il premier lussemburghese Jean-Claude Juncker aggiunge: probabile che si vada verso un nuovo vertice sul bilancio a febbraio.
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