*VANGELO con Commento e Benedizione.* Vangelo del giorno sabato 30 Dicembre 2023 Audio Vangelo di oggi in italiano con commento di @fraStefano @fraStefanoCLIPS Liturgia della Parola di oggi, dal Vangelo secondo Luca
Gloria a te o Signore
Lc 2,36-40
[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C'era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret.
Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
Parola del Signore
Lode a te o Cristo
Quando pensiamo ai profeti, normalmente pensiamo a degli uomini forti, impavidi, che gridano la parola di Dio e che sgridano coloro che non la ascoltano. I profeti si distinguono anche per il loro abbigliamento, come Giovanni il battista che aveva un vestito di peli di cammello, e per le loro visioni, la capacità di comprendere il presente e talvolta anche il futuro. Certo, di profeti così oggi ce ne sono pochi, o forse nessuno. Ma la profezia non è solo questa. Il primo profeta che ha riconosciuto Gesù, per esempio non è stato Giovanni il Battista, ma è stata una semplice donna anziana, il Vangelo ci racconta che nel tempio c’era la profetessa Anna, una vedova di ottantaquattro anni che passava il suo tempo in preghiera. Una donna che non si distingueva né dall’abbigliamento e nemmeno dal fatto che gridava profezie, ma semplicemente dalla sua preghiera e dai digiuni. Ecco un modello di profezia che può essere anche alla nostra portata. E se poi qualcuno avesse la vocazione di gridare il Vangelo lo faccia pure, ma noi sappiamo che l’autenticità della profezia non si distingue dalla capacità di gridare, ma dalla docilità allo Spirito. La vera profezia è capacità di cogliere il soffio dello Spirito, ed è capacità di riconoscere la presenza di Gesù nel nostro tempo e nella nostra vita. Ed è per questo che noi, grazie al battesimo siamo un popolo di profeti, e lo siamo veramente se viviamo nella grazia battesimale.
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