A Roma, sulla via Cornélia, i santi Martiri Màrio e Marta coniugi, e i figli Audiface e Abacum, nobili persiani, i quali, al tempo del Principe Claudio, erano venuti a Roma per pregare. Di essi Marta, dopo aver sopportato i flagelli, l'eculeo, il fuoco, gli uncini di ferro e il taglio delle mani, fu uccisa a Ninfa; gli altri furono decapitati e i loro corpi bruciati. Dopo il fatto, di nascosto, Felicita diede dovuta sepoltura a questi testimoni della fede. Dai dati storici non si riesce a comprendere se questi martiri sono stati uccisi durante il regno di Claudio o Diocleziano. Le reliquie furono successivamente traslate in Sant’Adriano e santa Pressede.
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