(Video Vito Panzella) Quella che vi racconto è una storia emozionante che vede come protagonista una grande e umile donna del popolo. Lei era Lucia Apicella, quella che poi sarebbe diventata Mamma Lucia. Nacque e visse nella splendida città di Cava dè Tirreni. Lucia era una semplice e pia madre di famiglia che viveva facendo la fruttivendola. Siamo al tempo della seconda guerra mondiale. Con lo sbarco alleato di Salerno, Cava si trovo ad essere teatro di guerra. Numerosi furono i soldati morti, lasciati esposti al sole, abbandonati nei campi, raccolti in fosse, amici, nemici tutti insieme, non si aveva il tempo per seppellirli. Mamma Lucia si trovò improvvisamente difronte a tanta sventura, rimase sconvolta dalla vista di alcuni ragazzi che giocavano a calcio con il cranio di un soldato ed ebbe in sogno la visione di otto croci di otto soldati che l’imploravano di restituirli alle loro madri. Da quel momento sentì il dovere cristiano di dare una degna sepoltura a tutti i soldati. Ne raccolse migliaia a Cava e in giro per la Provincia senza alcune distinzione. Song' tutt' figl 'e mamma era la semplice, ma lapidaria risposta di quella donna umile e forte a chi le chiedeva il perchè stesse facendo tutto questo, rischiando la vita per via degli ordigni inesplosi e sprecando tempo e denaro. Le spoglie, a sue spese, venivano deposte in cassettine di zinco e trasportate nella chiesa più antica del Borgo Scacciaventi di Cava dove si recava ogni giorno a pregare. La sua storia fece il giro del mondo, la donna che si era caricata il dolore di tutte le madri del mondo che avevano perso un figlio in guerra, i giornali e le Tv ne parlarono, soprattutto in Germania dove la sua figura è molto amata e dove, ricevuta con gran calore e acclamata, gli fu conferita la Gran Croce dell’Ordine al Merito. Mamma Lucia andò anche in visita da Papa Pio XII che, nel '51 ne approvò l'opera definendola cristiana e caritatevole. In Italia ricevette la medaglia d'oro del Presidente della Repubblica e quandò morì nel 1982 anche il Presidente Sandro Pertini la ricordò con un messaggio toccante. I funerali furono pubblici e vi parteciparono migliaia di persone. Nessuno dimenticherà il suo amore per il prossimo e la sua celebre frase con cui chiudeva ogni conversazione: "Pace per tutto il mondo e mai più guerre."
Ещё видео!