Rainer Maria Rilke
Infanzia (Kindheit)
dalle "Nuove Poesie", in "R. M. Rilke, Poesie II [1908-1926]",
Biblioteca della Pléiade, Einaudi-Gallimard, Torino, 1994
Traduzione di Giacomo Cacciapaglia
da “Neue Gedichte”, Insel-Verlag, Leipzig, 1907
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Vincent d'Indy
dalla Sonata per violino e pianoforte Op. 59
Infanzia
Si dovrebbe riflettere a lungo per parlare
di certe cose che cosí si persero,
quei lunghi pomeriggi dell’infanzia
che mai tornarono uguali – e perché?
Dura il ricordo –: forse in una pioggia,
ma non sappiamo ritrovarne il senso;
mai fu la nostra vita cosí piena
di incontri, di arrivederci, di transiti
come quando ci accadeva soltanto
ciò che accade a una cosa o a un animale:
vivevamo la loro come una sorte umana
ed eravamo fino all’orlo colmi di figure.
Eravamo come pastori immersi
in tanta solitudine e immense distanze,
e da lontano ci chiamavano e sfioravano,
e lentamente fummo – un lungo, nuovo filo –
immessi in quella catena di immagini
in cui duriamo e ora durare ci confonde.
Rainer Maria Rilke
Parigi, intorno al I° luglio 1906
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