Queste due bambine sono nate unite dal cranio e la loro condizione ha rischiato di ucciderle entrambe. Rabeya e Rukaya sono due gemelline siamesi nate nel 2016, nella clinica di Pabna, una città del Bangladesh. I genitori hanno scoperto la loro condizione solo dopo la nascita e a quel punto hanno appreso tutti i problemi di salute che avrebbero potuto avere le piccole. I medici hanno monitorato in continuazione la salute delle bambine e dopo mesi di analisi hanno stabilito che non potevano essere operate prima di due anni. La nascita dei gemelli siamesi è un'eventualità molto rara e ancora più insolito è che la parte in comune sia la testa. Questa patologia accede su un parto ogni 2,5 milioni di nascite, ma solo un piccolo numero di gemelli in questa condizione sopravvive. Il lungo processo dell’operazione è iniziato nel 2018 a Dacca, la capitale del Bangladesh con la separazione delle vene cerebrali condivise che ha ridotto il rischio di complicanze emorragiche. Mentre all'inizio di quest’anno le gemelle si sono trasferite a Budapest dove è stato impiantato loro uno speciale sistema ungherese progettato per espandere la loro pelle e i tessuti molli. Il team medico della Fondazione Action for Defenseless People, un’ente di beneficenza ungherese, è stato guidato dal neurochirurgo Andras Csokay  e dal chirurgo plastico Gergely Pataki. Il processo di separazione soprannominato "Operation Freedom" è stato uno sforzo cooperativo tra i medici di entrambi i paesi e sono state necessarie ben tre operazioni per separare le bambine. La terza e ultima fase è stata quella della separazione finale dei cervelli terminata con straordinario successo.

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