LA VOCE PAVESE - CASO ADRIATICI E IL SOSPETTO DEI PROIETTILI “DUM DUM”, MA PAGA VOGHERA
⭕ La perizia balistica sul caso dell’ex assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera, Massimo Adriatici (Lega), deve ancora essere completata, ma tra i consulenti è scontro. Al centro della lite ci sono i proiettili ritrovati nella pistola Beretta calibro 22 utilizzata, la sera del 20 luglio, dall'ex assessore leghista Massimo Adriatici contro Youns El Boussetaoui, il 39enne di origine marocchina ucciso da un colpo che lo ha raggiunto al petto in piazza Meardi, davanti al bar Ligure. Per i legali della vittima, gli avvocati Debora Piazza e Marco Romagnoli, che si sono consultati con il loro perito, l'esperto di balistica Luca Pierpaolo Soldati, il proiettile e anche gli altri sette trovati nel caricatore dell'arma «erano illegali, perché del tipo hollow point (o dum dum) cioè con un foro sull'ogiva per provocare maggiori ferite». Proiettili di tipo espansivo, quindi, con una probabilità di uccidere più alta rispetto a quelli normali, e che, aggiungono i legali, sono vietati in guerra. I legali di Adriatici smentiscono e parlano di proiettili regolari comprati in armeria. Tra settembre e ottobre dovrebbero essere depositate sia la perizia balistica, che quella medico-legale. A pagare di più in questi mesi, in termine d’immagine e percepito, è stata comunque la città di Voghera dove certo non sono consuetudini le sparatorie per strada. C’è chi pensa di costituire un comitato per chiedere i danni al Comune di Voghera.
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