Nairobi (askanews) - Kenya nella tempesta dopo l'annuncio della vittoria del capo di Stato uscente Uhuru Kenyatta alle elezioni presidenziali. Sarebbe di una dozzina di morti e di decine di feriti il bilancio delle vittime delle violente proteste scatenate dall'opposizione.
Gli scontri sono divampati in particolare nelle roccaforti dell'opposizione nella capitale Nairobi e nella città portuale di Kisumu. Dopo una notte di disordini, la tensione rimane ancora alta e violenze sono in corso in alcuni quartieri di Nairobi, come Mathare e Kibera.
La coalizione contraria a Kenyatta ha accusato la Commissione elettorale di brogli, definendo una farsa il voto delle presidenziali e chiedendo la proclamazione della vittoria del proprio candidato, Raila Odinga.
Dal canto suo, il ministro dell'Interno Fred Matiangi ha negato che le forze di scurezza abbiano reagito in maniera sproporzionata e ha accusato delle violenze bande di elementi criminali.
"La polizia non ha impiegato una forza non proporzionata contro i dimostranti. Posso affermarlo guardando chiunque dritto negli occhi" ha detto Matiangi. "Chiunque diffonde tali accuse è chiaramente un bugiardo che intende spargere veleni e calunnie. Chi sta saccheggiando i negozi mettendo in pericolo la vita delle persone sono singoli individui o elementi legati a bande criminali. Non si tratta di dimostranti ma di criminali. E ci aspettiamo che la polizia tratti quei criminali come i criminali devono essere trattati" ha concluso il ministro keniota.
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