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«Il sindaco dice che non vuole sapere niente, dice non la voglio buttare qua, perché io non sono nelle condizioni né di smaltirla e né di avere le attrezzature idonee. Chi me li dà i soldi, qui ci vogliono 20/30 mila euro per smaltire sta carcassa».
Forse investito da una nave di passaggio, così è morto un capodoglio di 12 metri che, questa mattina, è stato trovato da alcuni pescatori sulla spiaggia di Spropoli, sulla costa ionica calabrese. Probabilmente morto da parecchi giorni, il grosso cetaceo è stato trasportato dalla corrente fino a dei massi vicino al litorale.
Ma l’occhio attento di chi ogni giorno in quel mare fa il bagno, viste le temperature di questi giorni, si è accorto che qualcosa non andava. Anche se, il cattivo odore non lasciava presagire nulla di buono.
Per molte ore, il capodoglio è rimasto li, sorvegliato speciale di pochi bagnanti e curiosi. Sul posto la Guardia costiera di Melito e quella di Reggio Calabria che hanno coordinato assieme al personale medico veterinario, le operazioni di rimozione. E proprio su che fine avrebbe dovuto fare lo sfortunato capodoglio è scattata la querelle.
«Il sindaco deve sapere che nel momento in cui la carcassa arriva in spiaggia non la può mandare in alto mare. Qui si parla di un animale che pesa tonnellate», si mormora in spiaggia.
Non essendoci un centro di smaltimento il capodoglio sarebbe dovuto arrivare fino a Salerno, costo stimato: 30 mila euro, dove avrebbe trovato i soldi un piccolo comune come quello di Palizzi? Probabilmente da nessuna parte, così alla fine la carcassa è stata si spostata, ma a largo, per diventare cibo per pesci e uccelli.
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