Gloria Scafè 24 02 2014
Piano per il lavoro giovanile in Sicilia. Dal primo marzo saranno finanziati progetti di inserimento per i disoccupati tra i 18 e i 25 anni. I dettagli. Gloria Scafè.
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Dal primo marzo scatta il piano per il lavoro giovanile in Sicilia e la conseguenza più importante si chiama Youth Guarantee. Youth Guarantee è un finanziamento di 200 milioni destinato esclusivamente a progetti di inserimento di giovani nel mondo del lavoro. L'opportunità viene data a quei ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni fino ad ora rimasti disoccupati. Lo Youth Guarantee nasce da una iniziativa del Consiglio dell'Unione europea. "Nel progetto - spiega Anna Rosa Corsello, dirigente dell'assessorato regionale al Lavoro - sono previste solo misure attive, cioè tirocini in azienda e contratti di apprendistato che verranno attivati tramite bandi destinati a individuare le disponibilità delle aziende a impiegare giovani sfruttando finanziamenti pubblici. Un'altra fetta di finanziamenti è destinata a borse di auto impiego e servizio civile". Il tutto verrà gestito dai centri per l'impiego: 67 uffici regionali che riceveranno le disponibilità di giovani e aziende e organizzeranno i progetti. È a questi uffici che dovranno rivolgersi già dal primo marzo tutti gli interessati. "I 200 milioni permetteranno - dichiarano Ferruccio Donato e Andrea Gattuso della Cgil - di dare un'opportunità di lavoro a circa 270 mila giovani. E con questa iniziativa per la prima volta l'Italia e la Sicilia si allineano ai tempi dell'Europa". La Cgil ricorda anche che «oltre a questi 200 milioni in Sicilia arriveranno, grazie al decreto legge 76/2013, altri 142 milioni per finanziare assunzioni a tempo indeterminato di giovani sotto i 30 anni e altri 50 milioni per i tirocini formativi».
Una pioggia di finanziamenti che arriveranno da ora al 2016 e che per la Uil potrebbero indirettamente servire anche a garantire personale over 35 anni espulso dal mercato del lavoro per effetto della crisi. Malgrado non siano previsti corsi di formazione, Giuseppe Raimondi propone di utilizzare, nei Centri per l'impiego, il personale licenziato dagli enti di formazione e fino ad aprile impiegati dal Ciapi di Priolo: "Potrebbero essere loro a gestire la fase organizzativa di questo piano. Hanno le competenze per farlo" conclude Raimondi.
Teleacras - Lavoro giovanile, Piano da 200 mln
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