Papa Francesco: la peggiore schiavitù è quella del proprio ego
All’udienza generale, il Pontefice prosegue le catechesi dedicate ai Comandamenti, soffermandosi sul terzo contenuto nel libro del Deuteronomio.
“L’amore rende liberi” e solo quello incondizionato di Gesù può spezzare le catene del peccato, soprattutto la “schiavitù del proprio ego”. Nella catechesi dell’udienza generale, Papa Francesco approfondisce il terzo comandamento, dedicato al giorno del riposo, enumerando le tante forme di schiavitù che possono prostrare l’uomo. Esistono, infatti, le costrizioni esteriori, come quelle interiori, i peccati – dalla gola, “l’ipocrisia dello stomaco, che è pieno ma ci fa credere che è vuoto”; all’invidia, che ingiallisce l’anima – fino alla più temibile, la “schiavitù del proprio ego”. Solo l’amore Gesù, conclude Papa Bergoglio, “spezza la schiavitù interiore del peccato per rendere l’uomo capace di amare”.
“Il vero schiavo – colui che non conosce riposo – è quello o quella che non è capace di amare! E tutti questi vizi, questi peccati, questo egoismo ci allontanano dall’amore e ci fanno incapaci di amare. Siamo schiavi di noi stessi e non possiamo amare, perché l’amore è sempre verso gli altri”.
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