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Nel processo penale che ti vede imputato credi di avere due assi nella manica che ti aiuteranno a dimostrare la tua estraneità ai fatti.
Ma quali sono questi due assi nella manica?
E soprattutto sei sicuro che siano due assi e non DUE PUNTI DEBOLI?
Sei a processo e sei imputato. Le accuse sono pesanti, il Pubblico Ministero è aggressivo, il Collegio Giudicante severo nel suo silenzio, ma tu sei fiducioso perché ritieni di avere due assi nella manica attraverso i quali potrai dimostrare la tua innocenza.
E allora tiriamoli fuori questi assi.
1. La tua versione dei fatti.
Ritieni che la tua versione dei fatti chiarirà la vicenda in esame e grazie ad essa il Giudice ti manderà assolto.
2. La testimonianza dei tuoi familiari: dalla tua parte ci sono tua madre, oppure tua moglie, oppure la tua fidanzata, che spiegheranno come sono andati i fatti di causa.
3. Mi dispiace deluderti ma questi due assi nella manica sono soltanto due punti deboli che non hanno nessun valore per la Tua Difesa.
Non ci credi? Ti spiego il perché.
1. La tua versione dei fatti.
Della tua versione dei fatti, della versione dei fatti dell’imputato, non gliene frega niente a nessuno, tanto più al Collegio Giudicante.
Devi sapere che la versione dell’imputato conta meno del prezzemolo nella minestra per una ragione giuridica ben precisa: l’imputato ha il diritto di mentire.
Questo principio è un principio di civiltà giuridica perché fa sì che la persona non debba autoaccusarsi e possa cercare di resistere alle accuse andando a fornire la sua versione, ancorché non corrispondente al vero.
Ne consegue, quindi, che proprio “il diritto a mentire” delegittima il racconto dell’imputato in quanto la versione difensiva porta necessariamente con sé un interesse personale, ovvero un principio di autoconservazione, cioè quella di salvarsi da una condanna.
Conseguenza: la parola dell’imputato vale meno di quella del testimone neutro.
Anzi, tirando le somme possiamo dire, senza tema di smentita, che la versione dei fatti dell’imputato vale 0.
2. La testimonianza dei tuoi familiari.
È inutile girarci intorno ma i familiari/testimoni sono sempre e comunque dei testimoni di serie B, perché anch’essi portano con sé un interesse derivato, cioè quello di salvare il proprio caro.
Quindi, come vedi, la versione dell’imputato e la testimonianza del parente dello stesso nella maggior parte dei casi non scalfiscono l’impostazione accusatoria.
Ecco quindi che questi due elementi non sono assi nella manica ma carte prive di peso e valore nel processo penale.
Di modo che se tu le ritenessi elementi di valore non faresti altro che un buco nell’acqua affidandoti a due punti che erroneamente vengono considerati forti ma in realtà sono punti deboli.
Quindi apri gli occhi e focalizza con il Tuo Difensore la strategia difensiva su dei punti più proficui per la tua Difesa.
Per esempio?
Il contro esame dei testi dell’accusa dove, in alcuni casi, possono ricavarsi gli elementi che provano la falsità dell’accusa.
Ma questo è un altro argomento che tratteremo nei prossimi video.
Quindi rimani sintonizzato al canale e appuntamento al prossimo video.
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Io sono Francesco D’Andria e sono dalla tua parte.
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