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Dopo la notifica dell’atto di pignoramento, il debitore ha il diritto di presentare diverse opposizioni per contestare la procedura esecutiva. Queste opposizioni possono riguardare vari aspetti, dalla legittimità del titolo esecutivo alla validità degli atti esecutivi, fino alla pignorabilità dei beni. Vediamo in dettaglio quali sono le principali opposizioni che il debitore può presentare e su quali basi legali possono essere fondate.
Una delle principali opposizioni che il debitore può presentare è l’opposizione all’esecuzione, regolata dall’articolo 615 del Codice di Procedura Civile. Questa opposizione può essere sollevata quando il debitore ritiene che il diritto del creditore di procedere all’esecuzione non sussista. Le motivazioni possono includere l’assenza di un titolo esecutivo valido, la prescrizione del debito, l’estinzione del debito per avvenuto pagamento, o la nullità del titolo esecutivo. Ad esempio, se il debitore può dimostrare di aver già pagato l’importo dovuto, il giudice può sospendere o annullare il pignoramento.
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