Le persone che soffrono di vertigini di origine cervicale lamentano, nella maggior parte dei casi, una sensazione di sbandamento nei movimenti del rachide cervicale e riferiscono la sensazione dell'ambiente che gira intorno a loro.
Le vertigini di origine cervicale sono dovute a patologie muscolo-scheletriche e riguardano:
- traumi, come colpi di frusta;
- problemi posturali;
- disfunzioni dell'articolazione tempero-mandibolare, importante recettore della postura;
- disfunzioni dei muscoli oculari, che devono muovere gli occhi in maniera simmetrica.
- fattori psicogeni, lo stress prolungato può provocare la sindrome vagale.
I sintomi più comuni di chi soffre di vertigini cervicali sono:
- sensazione di sbandamento;
- mal di testa;
- mal d'orecchio;
- ronzii;
- nausea;
che possono manifestarsi col movimento del rachide.
Gli esami per orientarsi nella diagnosi riguardano RM del tratto cervicale ma anche rx, angiografia, ecodoppler e elettromiografia.
I fisioterapisti nel trattamento delle vertigini cervicali utilizzano:
- tecniche di terapia manuale, che agiscono sulle vertebre cervicali e sull'ATM;
- tecniche miofasciali, che vanno ad allentare la tensione eccessiva dei muscoli cervicali;
- esercizi terapeutici, per aumentare le performance dei muscoli cervicali;
- esercizi di rieducazione vestibolare;
- pompage, per rilassare i tessuti molli;
- laserterapia ad alta potenza.
La scelta della terapia fisica o manuale da utilizzare, può essere fatta solo dopo un'attenta valutazione fisioterapica che permette di attuare, in modo specifico al caso in esame, il protocollo giusto. Generalmente il piano di trattamento è diviso in tre fasi:
1- controllo del dolore e dell'infiammazione, con l'utilizzo di terapie fisiche e manuali;
2- recupero della mobilità e del movimento, dove oltre alle terapie precedenti vengono inseriti l'esercizio terapeutico e di rieducazione vestibolare;
3- stabilizzazione dei sintomi, con esercizi a difficoltà crescente.
Leggi l'articolo...
Ещё видео!