Un arresto cardiaco improvviso può colpire chiunque e ovunque, bambini a scuola, ragazzi mentre fanno sport, adulti in ufficio o a casa. E’ di fatto una epidemia silenziosa che causa 60.000 morti ogni anno nel nostro Paese, ma di cui si parla poco. Eppure, con una rianimazione cardiopolmonare immediata grazie all’apporto dei defribrillatori automatici o semiautomatici esterni (DAE), svolta nei primi 3-5 minuti dall’arresto, si potrebbe salvare il 50-70% delle persone colpite, ovvero da 30.000 a 42.000 vite umane. Queste alte percentuali si potrebbero raggiungere facilmente in quanto il 70% degli arresti cardiaci si verifica in ambienti pubblici e in presenza di altre persone che potrebbero intervenire.
Nel video:
Marco SQUICCIARINI
Medico Coordinatore attività di formazione di rianimazione cardiopolmonare con defibrillatore del Ministero della Salute
Stefano SIRONI
Direttore Struttura Formazione AREU (Agenzia Regionale Lombarda Emergenza Urgenza
Simone MADIAI
CEO Emd112
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