Nel contesto degli anni '80, l'Italia è sconvolta da intrighi politici, oscure connessioni con la mafia e drammatici cambiamenti nel panorama mediatico. Marcello Dell'Utri, Vittorio Mangano e Silvio Berlusconi emergono come figure centrali in questo intricato scenario. Le loro interazioni e alleanze delineano una trama intricata che coinvolge la Democrazia Cristiana, la Guardia di Finanza, e l'influenza della Cosa Nostra, rappresentata da Nitto Santapaola e Totò Riina. Bettino Craxi gioca un ruolo chiave nell'approvazione delle leggi "Berlusconi" per l'emittenza privata, portando a un drastico cambiamento nel mondo televisivo italiano.

La vicenda delle bombe a via Rovani, i legami con il clan Pullara, e le minacce di estorsione che circondano Berlusconi rivelano una trama oscura di potere e corruzione. Carlo De Benedetti e la famiglia Formenton, inseriti nel contesto del gruppo Mondadori, si trovano in una lotta di potere con Berlusconi. Giulio Andreotti interviene come mediatore, mentre Giuseppe Ciarrapico viene coinvolto per cercare una soluzione.

Questa narrazione mette in luce la complessità di un'epoca in cui i confini tra politica, affari e criminalità erano spesso sfumati. Le azioni e le decisioni di queste figure chiave hanno plasmato il corso della storia italiana, con conseguenze che si riflettono ancora oggi.

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