Roma, (askanews) - Diritti e doveri delle 'unioni civili' avvicinano questo istituto al matrimonio; ma con importanti differenti, spiega l'avvocato Maria Alessandra Livi, docente di diritto privato e diritto della famiglia presso l'Università La Sapienza di Roma.
"Nel disegno di legge Cirinnà si prevede una sostanziale parificazione fra unioni civili e matrimonio, sia nella sua configurazione come atto cioè per quanto riguarda i requisiti che coloro che stipulano l'unione civile devono possedere, sia per gli effetti che discendono dall'unione civile" spiega Livi.
"Le coppie omosessuali possono utilizzare lo strumento delle unioni civili, mentre quello del matrimonio è riservato alle coppie eterosessuali". "Una differenza mi sembra tuttavia sostanziale - aggiunge però l'avvocato, - il mantenere distinta l'unione civile dal matrimonio, ritenendola piuttosto una formazione sociale nella quale l'individuo esplica la sua personalità, ai sensi dell'articolo 2 della Costituzione, piuttosto che inquadrarla come matrimonio, disciplinato nell'articolo 29 della Costituzione, come società naturale. Questa è una differenza di carattere concettuale che si è voluta mantenere anche se poi si è prevista una parificazione sostanziale fra unioni civile e matrimonio sotto il profilo dei diritti che ne conseguono.
L'unica differenza che rimane piuttosto importante è quella sulle adozioni, poiché viene concessa l'adozione solo in casi speciali con una norma specifica inserita nel disegno di legge".
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