La Medaglia d’Onore concessa dal presidente della Repubblica è stata consegnata direttamente dal Prefetto di Pavia, Rosalba Scialla, nelle mani di Mario Ferraris Fusarini.
Una cerimonia toccante tenutasi ieri in sala consiliare a Vigevano, alla presenza dell’amministrazione comunale.
Nel Giorno della Memoria riemergono le storie tragiche di deportati militari italiani nei lager, rimaste incollate per troppo tempo tra le pagine della Storia. Fusarini è il nipote di Oreste Gianuzzi, classe 1914, «uomo partito per una guerra non voluta e non sentita» e finito dopo l’8 settembre nel campo di lavoro di Bocholt in Westfalia, Lo Stalag VI F. Sarebbe sopravvissuto: il suo decesso per cause naturali è avvenuto nel 1996.
Il figlio di sua madre, Ferraris Fusarini, in rappresentanza della famiglia ritirava l’onorificenza che, dal 2006, viene concessa a una categoria (gli Internati militari italiani) dimenticata per decenni.
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