L'attuale industria 4.0 pone ognuno di noi davanti a una sfida importante: reagire al cambiamento epocale che si ripercuote sulla nostra quotidianità, in particolare sulla sfera lavorativa. Questo nuovo contesto vede come protagonista un utilizzo sempre più massiccio di tecnologie intelligenti: macchine, robot e software sono sempre più coinvolti nei processi produttivi.
Tuttavia la velocità e la portata di questo cambiamento credo necessiti di alcune riflessioni. Per questo ti lascio 3 indicazioni su come gestirlo al meglio:
1:32 1) Adotta il giusto mindset: chi non cambia è destinato a scomparire. Puoi scegliere se reagire al cambiamento lamentandoti, oppure adoperandoti per capire come creare nuovo valore.
3:01 2) Concentrati sui vantaggi: nell'industria 4.0, le azioni monotone e pericolose saranno sempre più delegate alle macchine. L'essere umano potrà così occuparsi di lavori più creativi ed edificanti.
4:37 3) Apprendi nuove competenze: prosperare in questa nuova Era significa andare oltre le abilità tecniche e investire tempo a coltivare le cosiddette "soft skills", che rappresenteranno un elemento necessario e distintivo per ogni lavoratore.
Cari amici, ad ognuno di noi sarà sempre più richiesta la capacità di integrarsi con le nuove tecnologie. Tuttavia, riservare dello spazio per migliorare noi stessi in quanto esseri umani rimane una mossa vincente per reagire a qualsiasi tipo di cambiamento che il futuro avrà in serbo per noi.
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“Siamo nel bel mezzo di un cambiamento epocale: la quarta rivoluzione industriale, l'Era dell'industria 4.0. La quarta rivoluzione industriale che stiamo vivendo oggi ha il suo simbolo nella connessione da remoto e nell'introduzione all'interno del sistema produttivo di tecnologie intelligenti (macchine, robot, software), le quali amplificano il processo di automazione aprendo le porte all'analisi dei big data, con tutto ciò che questo comporta.
Nel video di oggi voglio condividere tre riflessioni per chi si trova a vivere questo cambiamento epocale.
1) L'atteggiamento mentale con il quale approcciarsi a questo cambiamento. Il cambiamento ci spaventa: abbandonare qualche cosa di noto per qualcosa di sconosciuto è impegnativo soprattutto dal punto di vista emotivo. Tuttavia la storia dell'evoluzione ci insegna che chi non cambia - quando tutto il contesto attorno a lui sta cambiando - è destinato a scomparire.
Il cambiamento, se deve avvenire, avviene; tu puoi restare a lamentarti di quello che sta succedendo, oppure puoi cercare di conoscere il cambiamento, di capirne le dinamiche per sfruttarle a tuo vantaggio.
L'attaccamento a ciò che siamo abituati a fare, unito alla paura di cambiare, ci rende ciechi rispetto a quanto di buono la nuova fase potrebbe portare nelle nostre vite.
2) Le conseguenze dell'industria 4.0 sui lavoratori: l'automazione andrà a ottimizzare sempre di più i processi di produzione e anche ad eseguire i lavori più complessi e più pericolosi per conto dell'uomo. Potranno essere delegate sempre di più ai software e ai robot azioni monotone, lasciando agli esseri umani spazio per occuparsi di funzioni più stimolanti, più creative, con un conseguente importante impatto sulla loro motivazione.
L'operaio 4.0 - ammesso che possa sempre chiamarsi così - sarà una persona che lavorerà sempre meno in relazione con un'unica macchina, sarà sempre meno legato cioè a svolgere un'unica azione, ma sarà sempre più dedicato a monitorare un numero diverso di fasi, un numero maggiore di macchinari, chiaramente integrandosi sempre di più con le nuove tecnologie.
3) Alcuni lavori andranno persi, altri potrebbero nascere: per svolgere queste nuove mansioni, da una parte saranno necessarie le competenze tecniche e quelle digitali, dall'altra saranno sempre più importanti le competenze umane, le cosiddette soft skills.
In ambienti ad alta complessità e rapida evoluzione, problem solving, decision making, pensiero critico, abilità di gestione e monitoraggio saranno delle competenze fondamentali; così come anche la creatività, la capacità di lavorare in team, di comunicare in maniera efficace ed empatica con le altre persone. Ciò significa che lavorare e investire per migliorare noi stessi in quanto esseri umani, a prescindere dal tipo di futuro panorama lavorativo che ci troveremo ad affrontare, è sempre un buon investimento.
Bene, cari amici, abbiamo finito. Spero di avervi dato qualche spunto in più per affrontare questo cambiamento con una maggiore consapevolezza. Ciao e alla prossima.”
Industria 4.0: come reagire al cambiamento epocale
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