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I valori di colesterolo aumentati sono spesso legati a cattive abitudini di vita e basta modificare alcuni errori, come l'alimentazione troppo ricca di grassi saturi o iniziare una corretta attività fisica per vederli tornare nella norma, ma al di là dei valori di riferimento di LDL e HDL quali sono effettivamente i fattori di rischio personali che devono essere presi in considerazione per impostare un percorso terapeutico corretto, e quando ricorrere ai farmaci? Per conoscere il giusto approccio all'ipercolesterolemia e far luce anche su molte informazioni spesso non esatte sul alcuni alimenti e sul loro consumo abbiamo incontrato il Prof. Andrea Giaccari, Responsabile dell'Ambulatorio per il Colesterolo del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha parlato di tutti gli aspetti del problema, dalle forme familiari agli effetti collaterali delle statine, dagli alimenti funzionali ai nuovi farmaci biologici. Ecco alcune delle domande che abbiamo posto al Professore.
E' vero o falso che
“Avere il colesterolo” è patologico?
L’uovo, crostacei… alimenti con il maggior contenuto di colesterolo, non si possono mangiare?
Grassi saturi e insaturi e vegetali, quale è peggio?
La soia, il riso rosso, altri alimenti funzionali aiutano ad abbassare i livelli?
Gli integratori (steroli vegetali) da soli abbassano il livello indipendentemente dall'alimentazione?
L’attività fisica aiuta ad alzare i valori del colesterolo buono, ma quale attività?
Il livello di colesterolo deve essere uguale per tutti?
Quando il colesterolo in eccesso è dovuto a forma familiari non si può abbassare?
Le terapie devono essere uguali per tutte le forme?
Quando si prendono le statine non è necessario seguire una dieta?
Le statine possono dare dolori muscolari e altri effetti collaterali?
I farmaci biologici sostituiranno le statine?
Oltre ai valori di LDL e HDL servono altri accertamenti per valutare i fattori di rischio?
e tante altre domande...
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