I tassisti scaldano i motori per lo sciopero di domani, chiedendo al governo una nuova convocazione per definire le regole del servizio pubblico e porre un argine alle nuove tecnologie, Uber in testa, che hanno cambiato il panorama del trasporto su quattro ruote. "Se dovesse arrivare una convocazione del Ministero, sospenderemmo lo sciopero",dicono i tassisti "Il governo deve ripartire da zero e deve chiarire cosa intende per 'innovazioni tecnologiche': se aiutano tassisti e noleggiatori ad avvicinare domanda e offerta, massima disponibilità al dialogo. Ma se si tratta di una liberalizzazione selvaggia del mercato a vantaggio delle multinazionali che sfruttano il lavoro di altri, allora non va bene".
Intanto lunedì i tassisti non si sono presentati al tentativo di dialogo proposto da i “rivali” di Uber.
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