Una scelta di grande significato, in continuità con l'attenzione e la vicinanza ai terremotati in Emilia, quella del presidente del consiglio Mario Monti di accettare l'invito della Comunità di Sant'Egidio a visitare la mensa di Trastevere che dalla sua apertura ha ospitato quasi 180 mila persone tra stranieri e italiani. Poco dopo mezzogiorno Mario Monti ha raggiunto la sede di via Dandolo, e si è intrattenuto con i volontari che da venticinque anni tengono aperto un o spazio di speranza e di aiuto che è diventato anche un osservatorio privilegiato del bisogno e dei suoi cambiamenti. E' stato salutato dal presidente della Comunità, Marco Impagliazzo in maniera affettuosa, chiamandolo "volontario tra i volontari", ("comandato", semmai, ha scherzato il presidente del consiglio all'inizio del pranzo): "in un momento doloroso e triste per il nostro Paese, a causa del violento terremoto che ha colpito l'Emilia, lei è qui oggi, in un luogo emblematico della solidarietà. Con il suo gesto dice agli italiani che c'è bisogno di solidarietà, innanzitutto con i terremotati dell'Emilia. E' vero: c'è bisogno di solidarietà! La ringrazio a nome della Comunità di Sant'Egidio per la sua presenza alla nostra Mensa per i poveri. Lei si fa commensale e amico di un popolo particolare che qui è come a casa.".
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