«Quando il cielo baciò la terra nacque Maria». Con queste parole Alda Merini cantava la sua devozione a Maria, la Madre di Dio.
Ti presento un’icona, una delle più conosciute e venerate al mondo: la «Theotokos di Vladimir», nota anche come «Madonna della tenerezza», conservata alla Galleria Tretjakov di Mosca.
Con l’avvento del Comunismo le autorità vietarono qualsiasi celebrazione religiosa e l'icona fu rimossa dalla sua sede e collocata nella Galleria Tretjakov. La gente comune si recava spesso nella pinacoteca per pregare di nascosto dinanzi alla Madonna: l’amore dei figli aveva trasformato una galleria d’arte in una cattedrale! Il suo fascino coinvolse anche i più distanti dalla fede: Stalin, uno dei più feroci persecutori dei credenti, in piena guerra mondiale, dinanzi alla minaccia nazista, non esitò a far caricare l’icona su un aereo militare per sorvolare e benedire dall’alto Leningrado assediata dalle truppe di Hitler. Lo scrittore e padre del realismo socialista, Maksim Gor’kij, fu costretto ad ammettere che la Madonna è in Russia «il nemico invincibile dell’ateismo».
L’icona detta «Theotokos», termine greco che significa «Madre di Dio», combina due tipologie di icone mariane: «Eleousa» (tenerezza), dove è sottolineata la dolcezza che esprimono Madre e Bambino nel loro abbraccio culminante nel delicato contatto delle guance, e «Hodigitria» (mostra la via), che sottolinea invece il gesto della mano di Maria che indica Gesù come via da seguire, ripetendo le parole dette ai servi alle Nozze di Cana: «Fate quello che vi dirà».
Le tre stelle sull’abito, una nascosta dal Bambino, indicano la triplice verginità di Maria: prima, durante, e dopo il parto; simboleggiano anche la luce di Dio che, illuminando la Vergine, fa nascere il Salvatore. Il collo smisuratamente gonfio di Gesù simboleggia la pienezza dello Spirito di cui è colmo; il Bambino inoltre è raffigurato con la corporatura di un ragazzo, rimando all’episodio del ritrovamento fra i dottori nel tempio, e con il volto da infante. Nell’Icona è richiamata tutta la vicenda storica di Gesù: dall’Incarnazione alla croce-Risurrezione.
Maria non guarda Gesù ma da Lui è guardata; Maria rivolge invece il suo sguardo incredibilmente dolce e triste verso di te: è la tristezza per l’allontanamento degli uomini da Dio, causa di ogni loro fallimento e sofferenza. Nel Vangelo di Luca, il vecchio Simeone così profetizza rivolto alla madre di Gesù: «Egli è qui per la rovina e la resurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima».
Triste e ferita, Maria si china verso Gesù per avere consolazione e incontra il Bambino che la illumina con la gioia e la investe con il messaggio del Vangelo: «Sia gioia, o piena di grazia, il Signore è con te».
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