«Un ordine internazionale basato sulle regole, che promuova la pace tra le nazioni, salvaguardi la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza politica di tutti gli stati e assicuri la protezione dei diritti umani»: questo dicono di volere i leader del G7 svoltosi a Taormina, accanto alla base di Sigonella, centro strategico nel Mediterraneo per le guerre e operazioni coperte Usa/Nato che hanno demolito lo stato libico e cercato di fare lo stesso in Siria, accrescendo il tragico esodo di migranti dei cui diritti umani il G7 si dice preoccupato.
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