Uno studio appena pubblicato sulla rivista Science Progress ha identificato due nuovi fattori predittivi del rischio suicidario nei bambini under 12 e ha evidenziato che l’uso dell’intelligenza artificiale può essere di supporto ai medici per valutare il rischio suicidario stesso. Si tratta di un primo studio multidisciplinare, che apre la strada a possibili nuovi impieghi dell’intelligenza artificiale a supporto di una disciplina delicata come la neuropsichiatria, e che porta la firma di medici e ingegneri: coinvolto il team di Psichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza del Meyer, guidato dalla dottoressa Tiziana Pisano all’interno del Centro di eccellenza di Neuroscienze diretto dal professor Renzo Guerrini, insieme a colleghi del laboratorio congiunto T3Ddy del quale sono responsabili la professoressa Monica Carfagni per l’Università di Firenze e l’Ing. Kathleen McGreevy per Meyer e a Giovanni Castellini, professore associato di Psichiatria Unifi. Ospite di Nicoletta Carbone la dottoressa Tiziana Pisano, responsabile della Psichiatria dell’infanzia e dell’Adolescenza del Meyer.
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