Tre unità specialistiche per le tossicodipendenze, che possano operare nelle strutture ospedaliere lombarde, fornendo una riposta immediata per quei pazienti che si presentano in pronto soccorso.
È quanto annunciata dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, che ha spiegato come opererà ciascuna di queste ESOD, acronimo di Equipe Specializzata Ospedaliera Dipendenze.
L’idea è creare dunque dei reparti appositi per tossicodipendenti, in modo da avere una ventina di letti, a fronte, ha concluso Bertolaso, “di centinaia e migliaia di casi”. La spesa stanziata è di circa 2 milioni di euro come sperimentazione che inizierà a gennaio 2025.
E sempre di dipendenze si è occupato il convegno organizzato dal Pd Regionale a Palazzo Pirelli. Un momento per immortalare la situazione in Lombardia, anche se la fotografia è decisamente poco felice: sono 46mila le persone prese in carico dai servizi ambulatoriali, di cui 10.700 approdati in queste strutture nel solo 2023. Tra gli under 24, in particolare, preoccupa la diffusione della cocaina, usata dal 19% degli utenti presi in carico, anche se le sostanze più diffuse restano i cannabinoidi.
Gravissima resta inoltre la carenza di personale, che in Lombardia conta poco più di mille operatori. Circa 200 in meno rispetto al 2006, quando – peraltro – i pazienti erano quasi la metà di oggi.
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