la nostra guida sulla coltivazione indoor prosegue oggi con un tassello fondamentale, le lampade HPS ed MH. Questo tipo di lampada è a tutt’oggi la più utilizzata nelle coltivazioni indoor.
I Bulbi MH funzionano grazie agli ioduri metallici e mercurio che, col passaggio del gas ionizzante, vengono stimolati producendo fasci di luce bianco/azzurro, che rendono questo tipo di bulbo ideale per la fase di crescita vegetativa.
Utilizzando i bulbi MH nella prima fase, quando il ciclo giorno notte è 18 ore di luce e 6 di buio, si mantengono le ramificazioni e gli internodi più ravvicinati, riuscendo quindi ad avere una pianta più compatta, massimizzando la penetrazione della successiva lampada HPS utilizzata.
E’ consigliabile sostituire questo bulbo con un bulbo HPS circa una settimana dopo il passaggio al fotoperiodo 12/12 giorno/notte
Le lampade HPS, che sono le più utilizzate nella coltivazione indoor, funzionano sempre grazie al gas ionizzato, che in questo caso però stimola le particelle gassose di sodio, generando una luce gialla/rossa.
I bulbi al sodio si suddividono in agro e bloom:
I bulbi agro, grazie alla presenza di un fascio luminoso azzurro è utilizzabile per tutto il ciclo rendendo più semplice ed economica la gestione della coltivazione indoor. Si eviterà così di utilizzare e sostituire i due bulbi, MH e bloom, tra la fase di crescita vegetativa e fioritura.
I bulbi bloom, di spettro unicamente arancione-rosso, specifico per la fase di fioritura delle piante, permette di sviluppare un’infiorescenza più compatta, ma comporta necessariamente l’utilizzo di una lampada specifica per la fase vegetativa, ma l’acquisto delle 2 lampade specifiche per le 2 fasi darà sicuramente i suoi frutti. Inoltre grande vantaggio nell’utilizzo di 2 lampade specifiche sta nel tenere molto più compatti gli internodi, cosa che nelle coltivazioni indoor si rivela un fattore determinante, data la penetrazione delle lampade che difficilmente supera il metro.
A differenza delle lampade CFL o LED, i bulbi HPS ed MH scaldano l’ambiente nel produrre luce. Bisogna prestare qundi attenzione a non utilizzare una lampada di wattaggio sproporzionato rispetto alle dimensioni della grow box a disposizione. Quindi sia che decidiate di utilizzare un bulbo MH che un bulbo HPS Agro nella prima fase di vita delle piante, bisogna prestare attenzione a mantenere la distanza adeguata dai piccoli germogli nei primi 10 giorni. A seconda del wattaggio, e quindi della quantità di calore emessa, bisogna il bulbo all’incirca a questa distanza
150 w – 30 cm ; 250w – 40cm ; 400w – 50 cm ; 600 w – 60 cm
Passati i primi 10 giorni di vita, si può abbassare la distanza del bulbo, fino ad arrivare il più vicino possibile alle piante, facendo attenzione a non provocare danni da bruciatura alle parti apicali. Queste distanze dovranno poi rimanere costanti per tutto il ciclo di coltivazione:
150w – 20cm ; 250 w – 25/30 cm ; 400 w – 35/40 cm – 600 w – 45/50 cm
Sia i bulbi MH che HPS hanno bisogno di alimentatori e riflettori.
Tratteremo più approfonditamente questi due importanti articoli per l’illuminazione indoor nei prossimi capitoli.
Esistono gli alimentatori magnetici ed elettronici, indispensabili per l’accensione e in grado di gestire in maniera uniforme e costante la tensione elettrica necessaria al loro corretto funzionamento.
I riflettori invece differiscono tra loro per l’efficienza con la quale riflettono la luce aumentando la superficie coperta dallo spettro luminoso.
Ещё видео!