Situazione tragicomica, quella del Porto di Pescara. Il trionfo dell'assurdo; parlano in tanti, ma chi dovrebbe farlo, dicendo effettivamente qual è la verità, tace. Il Commissario per il dragaggio, Guerino Testa, e il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, iniziano a mostrare insofferenza per questa situazione. All'incontro sono stati invitati consiglieri regionali e parlamentari abruzzesi, per una comune assunzione di responsabilità. Il governo e gli altri organismi centrali, che dovrebbero dare soluzioni, sono invece latitanti.
E non dimentichiamo che c'è anche un'indagine aperta della Procura Antimafia dell'Aquila. Se dallo Stato non giungeranno segnali positivi entro termini ragionevolmente brevi, Testa ritiene che allora sarà giunto il momento di dimettersi dallo scomodo ruolo di Commissario per il Dragaggio, nel quale fu nominato dal Governo, ma subito lasciato solo a tentare di risolvere una situazione verso la quale solo la Regione (che non ne avrebbe le competenze, perchè il Porto di Pescara è di interesse statale) sta mostrando interesse. Ad esempio, l'Assessorato Regionale alla Pesca ha preso l'importante decisione di consentire un fermo pesca straordinario, fino alla fine di luglio, per sostenere la marineria, in gravi difficoltà.
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